Cliente

Romeo Gestioni S.p.a.

Luogo

Napoli

Attività

Direzione dei lavori degli interventi di restauro e risanamento conservativo

Fine lavori

2013

Descrizione dell’intervento

Il progetto consiste nell’intervento di restauro dell’ex edificio Dogana e di sistemazione dell’area esterna circostante, compresa tra via Cristoforo Colombo, via Alcide De Gasperi, via Melisurgo e via san Nicola alla Dogana, che corrisponde all’antica insula della Dogana.

La vicinanza a Piazza Municipio e alla zona portuale ne fa un’area di importanza strategica come nodo di scambio modale, per la concentrazione di flussi turistici legati al settore crocieristico in continua crescita.

Dal punto di vista architettonico, il sito si connota per una edilizia di recente formazione, definita da edifici dai 20 ai 30 metri di altezza, a destinazione residenziale, connotati da un uso commerciale dei piani terra. Una struttura in cemento, acciaio e vetro, di recente costruzione, progettata dallo Studio Kenzo Tange, chiude il margine sud-orientale dell’insula, definendo la quinta su via Cristoforo Colombo con un edificio di 40 metri di altezza che ospita un albergo e strutture ricettive di richiamo internazionale.

Unica testimonianza dell’antico quartiere porto è l’edificio sito in Vico del Leone, adibito originariamente a Dogana, che rappresenta un raro esempio di architettura cinquecentesca. L’edificio, costituito da due livelli fuori terra, collegati da una scala monumentale in piperno, ha conservato, in parte, il suo aspetto originale, con gli ambienti coperti da volte a crociera utilizzati probabilmente come depositi.

Le facciate sono caratterizzate da un basamento in piperno a da un paramento murario in laterizio con modanature e cornici in piperno.

A seguito dei crolli di parte dell’edificio nel periodo bellico, il manufatto è stato puntellato con dei contrafforti in tufo che caratterizzano il lato esposto a sud-ovest, in prossimità della scala in piperno.

Allo stato attuale questi elementi non svolgono alcuna funzione strutturale e il  manufatto è pericolante e ridotto allo stato di rudere.

Il progetto prevede il restauro di questo edificio con la demolizione delle superfetazioni aggiunte nel corso degli anni, il recupero delle facciate e la riconversione funzionale dei suoi spazi a ristorante. In particolare si prevede la demolizione della pensilina nell’area della Guardia di Finanza che si addossa al prospetto nord-ovest dell’edificio oggetto di intervento; la rimozione del cancello su vico del Leone e delle recinzioni e chiusure lungo le facciate dell’edificio da restaurare; la demolizione di un manufatto di recente formazione che si addossa all’edificio residenziale su vico del Leone, chiudendo il passaggio verso il vicoletto del Leone.

L’intervento si articola su tre livelli

  • Al piano interrato (quota – 2.90 m) sono previste le strutture di supporto al ristorante, accessibili solo al personale di servizio (depositi, spogliatoi, servizi igienici) e la zona destinata agli impianti, insieme ad una grande galleria di 160 mq, con vetrine per l’esposizione dei prodotti locali di eccellenza, dove il pubblico può degustare la merce in vendita negli spazi commerciali posti alla quota superiore. Un tunnel di 1.40 m di larghezza, scavato al di sotto dell’edificio, a quota – 2.90 m rispetto all’attuale quota stradale, distribuisce i diversi ambienti e permette l’accesso ai collegamenti verticali con i livelli superiori.
  • Al piano terra (quota 0.00 m) sono collocati gli spazi per la ristorazione, che occupano gli ambienti voltati posti nella parte orientale dell’edificio. Il passaggio del cibo e delle vivande avviene attraverso un ambiente di servizio, dove smonta l’ascensore-montacarichi proveniente dalle cucine. I servizi igienici sono posti al piano terra dell’edificio adiacente, in prossimità dei collegamenti verticali che permettono al pubblico l’accesso agli ambienti sottostanti.

  • Dalla storica scala in piperno si accede al livello superiore (quota + 3.70 m) dove si trova la sala ristorante con le cucine ed i servizi annessi.

Dal punto di vista urbano, l’intervento prevede la pedonalizzazione delle strade che attraversano l’insula, ad eccezione di via Melisurgo che resta aperta al traffico veicolare.